Una lanterna che non si spegne riunisce sette storie, scritte e ambientate negli anni della prima Intifada, e mette in luce la continuità formale e tematica dei testi delle raccolte di Jamal Bannura, nel preannunciare o esaminare situazioni emblematiche di un risveglio che promette di superare la difficile congiuntura, venutasi a creare nel 1967, con la sconfitta dei paesi arabi nella guerra dei Sei Giorni. Nelle storie presentate, rivolte innanzitutto a un destinatario interno, Bannura limita al massimo i riferimenti al contesto e privilegia i discorsi e i pensieri dei personaggi, l’accostamento e l’intreccio dei punti di vista, di modi diversi di vivere e combattere l’occupazione, ricondotti a unità dal sotterraneo o esplicito richiamo a incalzare la lentezza della storia, alla necessità del rifiuto e della speranza.
Jamal Bannura, giornalista, scrittore, professore di letteratura araba, è nato nel 1938 a Beit Sahur, cittadina vicina a Betlemme, dove vive tuttora. Autore di saggi letterari, romanzi, opere teatrali, ha curato soprattutto la narrativa breve. I testi già tradotti in italiano riguardano alcuni racconti, apparsi in varie antologie di letteratura araba; una raccolta, intitolata Intifada, pubblicata dal «Bollettario» di Edoardo Sanguineti (1992) e la raccolta Per non dimenticare e altri racconti, pubblicata dalle Edizioni Q (2014).
ISBN:
978-88-97831-35-9;
pp. 160; € 12,00