La raffigurazione femminile che affiora dai componimenti dei Federiciani è suggellata in particolare da figure retoriche di amplificazione, organizzate seguendo il cliché del ‘canone breve’. Il volume offre un’analisi dell’apostrofe, della comparazione, della dittologia e dell’enumerazione per ricostruire l’immagine figurativa e morale della donna federiciana e per indagare gli effetti della visione dell’amata sul poeta. Ne emerge un ritratto rarefatto, una descrizione morale connotata idealmente.
Silvia Emmi è docente di Filologia romanza presso la
Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania.
Le sue ricerche vertono sulla letteratura delle Origini e su quella
francese medievale.
ISBN: 978-88-903969-7-7,
pp. 102, € 12